Mi viene da mi viene da ridere a pensare all'esame di italiano per gli extracomunitari, e mi viene anche da chiedermi se lo stesso esame lo si proponesse agli italiani sarebbero capaci di superarlo?
Leggendo blog e forum a volte ammetto di chiedermi se chi scrive sia un italiano o uno straniero, se fosse straniero un errore grammaticale non mi darebbe fastidio più di tanto, sarei indulgente, ma se a scrivere qui con l'accento è un italiano mi viene davvero la pelle d'oca.
Basterebbe ricordarsi una semplice regoletta, a livello di scuola elementare, “su qui e qua l'accento non va'” semplice da ricordare no?! Eppure i qui e qua accentati fioriscono come erba spontanea.
E che dire della coniugazione dei verbi? Ricordo anni fa. quando durante un viaggio in treno, mi sono trovata accanto dei ragazzi extracomunitari di diverse parti del mondo che raccontavano un simpatico aneddoto.
Narravano che il loro professore di italiano disse loro che avrebbero dovuto imparare a sbagliare qualche congiuntivo perché di italiani che sapessero coniugare a regola i congiuntivi ce ne sono pochissimi. Non ho potuto sorridere e dire loro che il professore aveva ragione in pieno.
E che dire quando, sempre in giro per forum, leggi di gente che vuole darsi un tono e scrive “i stessi” ? Pensi che sia un errore di battitura, ma se tre righe sotto di nuovo leggi lo stesso errore allora non può essere sempre lo stesso errore di battitura.
E concludendo mi viene da chiedere: se un extracomunitario non sa bene l'italiano non merita il permesso di soggiorno e deve studiare di più e per un italiano che non sa l'italiano? Semplice se solo ti azzardi a fargli notare che ha sbagliato a scrivere parte la lapidazione e sei tu che hai ripreso che sbagli, mica lui che non sa l'italiano.!!
(Pare che sapere bene l'italiano sia una cosa da intelletuali e pare anche che intellettuale sia diventata un'offesa e che esserlo e' una gran brutta cosa di cui vergognarsi)
Per cui voglio chiedere scusa a chiunque legga questo post per l'eventuale assenza di errori grammaticali, non me ne vogliano cercherò di peggiorarmi quanto prima.